Visitare Treviso, la città di Laura
Treviso è una storica città Medievale, che racchiude il suo centro storico all’interno di una splendida cinta muraria. È proprio da qui che parte il nostro giro: le mura, o almeno la porzione calpestabile che è sopravvissuta ai bombardamenti del ’44. Da porta Ss. Quaranta fino alla discesa in Largo Burchiellati si può passeggiare sotto enormi alberi che d’estate riparano dal sole eccessivo e in autunno ci regalano uno spettacolo di colori unico nel suo genere. Tutto intorno alle mura scorre una porzione del Sile e del Caccianiga, sulle cui sponde, sotto il verde dei salici piangenti, troviamo oche, anatre, folaghe, cigni, ma anche conigli e caprette.
Addentrandoci verso il centro possiamo passare da una piazzetta all’altra per poi arrivare al fulcro: da piazza Trentin, a piazza San Vito, arriviamo finalmente in Piazza dei Signori. Questo per me è il vero centro di tutta la città. Da qui si arriva facilmente nei posti migliori per fare uno spuntino al salto: dai Nanetti, appena dietro piazza indipendenza, per mangiare un panino con ingredienti tagliati al momento o dalla Gigia, in via Barberia, per assaggiare la mozza (mozzarella in carrozza) più buona che io abbia mai mangiato! Da qui si può partire anche a fare shopping.
Percorrendo i portici del Calmaggiore si pùò fare un po’ di shopping tra i negozi più in della città, ma se invece di guardare ad altezza d’uomo provate ad alzare lo sguardo vi si aprirà un mondo: un susseguirsi di affreschi, vecchie insegne storiche, finestrelle nascoste appena sotto gli archi (attenzione a non sbattere contro qualcuno stando con il naso all’insù!).
Da lí si può arrivare alle altre piazze importanti del centro: il Duomo e piazza Borsa.
Ma se invece torniamo a percorrere strade meno ampie, ad esempio potremmo percorrere vicolo Trevisi. Un viottolo stretto, incastrato tra gli edifici, che a metà percorso permette peròall’occhio e al cuore di allargarsi, mentre incrocia una delle tante arterie d’acqua della città. Da lí a Pescheria, un vero e proprio isolotto nel cuore del centro storico, il passo è brevissimo.
La macchina fotografica è d’obbligo, perché gli scorci meravigliosi si susseguono uno dietro l’altro: gli alberi, le anatre, i mulini, il ciottolato di alcune piazze, gli affreschi, i palazzi che si affacciano sulle grandi piazze e quelli che invece si nascondono tra i viottoli stretti. Tutto a Treviso mi fa stare bene e spero possa donare la stessa sensazione di tranquillità anche a chi viene a visitarla per la prima volta.
Una volta un amico di Roma ha definito Treviso come una “piccola bomboniera” e io non posso che essere d’accordo.