Visitare Catania, la città di Laura
Catania è la mia terra, è la terra che nessuno lascerebbe mai o quella in cui molti vorrebbero vivere. E’ una madre generosa e abbondante che dall’incandescente Etna scende fino al mare, nutrendosi di ricotta e profumando di zagara. Quando arrivate a Catania, guardate subito il mare, fatevi portare davanti ai “mitici” faraglioni che furono scagliati da Polifemo mentre cercava di colpire Ulisse durante la sua fuga. Fermatevi a respirare l’odore, a guardare i pescatori che vanno in mare, fermatevi a mangiare in zona il pesce fresco, crudo, appena tirato fuori dalla barca e servito velocemente in uno di quei ristorantini semplici che si affacciano sulle onde che si inseguono.
Passate dal centro, guardate Catania di giorno e di notte, state con naso all’insù ad ammirare il barocco, fatevi una bella foto con il “liotro“, il nostro elefantino simbolo della città. Ma nel frattempo lo sentite il profumo? Sono i nostri rustici, che noi chiamiamo “tavola calda”: addentatene una, scegliete la “cipollina” (tutto, in loco, vi sarà chiaro!) e nel mentre passeggiate lungo la via dello shopping. Se invece, la voglia che vi stuzzica fosse di dolce? Allora fermatevi e sedetevi, a Catania il tempo è relativo, a Catania tutto diventa sfumato, a Catania tutto è amichevole, tutto rallenta, tutto è affettuoso come un caldo abbraccio. Scegliete un cannolo croccante da addentare e lasciate che la vostra giacca si riempia di zucchero a velo, non curatevene. E non lamentatevi se il bus non passa: se il caldo è afoso, è il momento migliore per affondare un cucchiaino in una buona granita gelata.
Una cosa che non potete di certo perdervi, se non siete troppo stanchi, è una passeggiata sull’Etna. Scarpinate sulla pietra lavica, ammirate la meraviglia della potenza vulcanica, affacciatevi a vedere il panorama da lassù. Poi, se il momento è giunto, riprendete un BlaBlaCar per ritornare nella vostra città, se invece vi siete innamorati di questa terra magica restate pure: troverete sempre una nonna disposta ad adottarvi e a farvi velocemente una pasta “ncaciata“.