Chi è Alessandro?
E’ direttore Commerciale Italia per un azienda svizzera che produce dispositivi medici. Ha 42 anni, una laurea in Economia e Commercio, un MBA. Quando non lavora e non guida, corre e fa delle lunghe passeggiate. Da 9 anni, percorre a piedi il cammino di Santiago di Compostela.
Perchè usi BlaBlaCar?
Percorro annualmente in auto circa 50.000 km e spesso mi capita di incrociare tante auto con solo il guidatore, ciò che ne consegue é tutto quello che tutti conosciamo: traffico, emissioni di CO2, maggiore probabilità di incidenti…Prima viaggiavo solo e il tempo sembrava non trascorrere mai…almeno finché non ho scoperto BlaBlaCar. Adesso, quando so che devo viaggiare in auto per almeno 150 km, utilizzo con regolarità BlaBlaCar in cerca di passeggeri. Sicuramente un vantaggio è quello della condivisione delle spese ma non è questa la vera ragione per cui lo utilizzo. Il vero motivo, per me, è la compagnia e il non dover viaggiare più da solo dopo una giornata di lavoro. Tutti hanno qualcosa da raccontare e voglia di ascoltare. Se poi si considera che tra perfetti sconosciuti non esistono filtri per la paura di un giudizio, la magia è completa. Ogni viaggio diventa una bella sorpresa e le conversazioni sono sempre interessanti e divertenti.
Quali sono state le tue esperienze in viaggio condiviso?
Ogni viaggio con BlaBlaCar è sempre singolare. Tutte le volte mi rendo conto della voglia di comunicare che abbiamo in una quotidianità sempre più frenetica dove si fa sempre più fatica a scambiarsi un saluto per la strada. Questo cambia fin da quando ci si dà appuntamento per il passaggio: si percepisce subito che i passeggeri di BlaBlaCar sono persone speciali, come lo siamo tutti, ma loro ne hanno consapevolezza ed alla fine di ogni viaggio gli abbracci sono sinceri. Mi è capitato di avere con me in auto persone tutte differenti fra di loro per età, sesso, estrazione sociale, religione, nazionalità, studenti, professionisti, dirigenti, operai, disoccupati, attori, attrici, cantanti liriche (ben sei se non ricordo male!). In auto si parla di tutto senza la paura del giudizio e senza tabù. Ricordo una volta l’emozione di una badante sudamericana che viaggiava con me da Monaco di Baviera a Milano, passando per la Svizzera, nel vedere la neve sulle montagne elvetiche. Non aveva mai visto in vita sua tutte quelle montagne e tutta quella neve. Ricordo la risposta di uno studente universitario proveniente dal Camerun alla mia domanda di cosa gli mancasse del suo paese. Lui mi rispose: “Non conosciamo il significato della parola stress…!”. Ricordo i due giovani amici 25enni che da Verona hanno viaggiato con me fino a Milano che hanno trasformato la mia giornata col mal di testa in un rientro divertentissimo conclusosi con un aperitivo in città in compagnia di altri amici. Il viaggio da Bologna a Milano, terminato con una cena e tanti racconti come se fossimo stati dei vecchi amici. Il viaggio da Brescia a Firenze, quello da Thiene a Milano, quello da Firenze a Milano, da Roma a Milano, insomma tutti i viaggi con BlaBlaCar sono stati speciali in quanto mi hanno permesso di conoscere delle persone eccezionali… Le distanze percorse insieme ai passeggeri, amici di BlaBlaCar, uniscono le persone facendole incontrare, facendole conoscere.
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