Il BlaBlaCar Coast-to-Coast è il viaggio dello psicologo e videomaker Carlo Alberto Cavallo che ha scelto di andare da Lisbona a Vladivostock cercando esclusivamente passaggi condivisi in auto sulla nostra piattaforma.
Per ogni tappa, racconteremo attraverso dei brevi video il viaggio di Carlo Alberto Cavallo e dei suoi compagni di viaggio e condivideremo con voi il diario di viaggio e dei consigli sulle città visitate.
Il diario di viaggio: Poznan-Kiev
‘Viaggiare in Europa è facile, molti parlano inglese. E comunque tutti più o meno sanno capirsi’.
E’ una sorta di muro di Berlino che abbiamo in testa: tutto ciò che c’è di qua va bene e si può fare, tutto ciò che c’è di là è difficile.
Proprio per sfidare questo modo di pensare, e vedere se è proprio così, continuo il mio viaggio oltre cortina.
Piotr è ragazzo polacco istruito, credo anche laureato. Sa l’inglese, bene. Dunque è facilissimo accordarsi, incontrarsi e anche chiacchierare a bordo, durante il viaggio.
Da Cracovia, dove arrivo con Piotr, a L’viv e poi a Kiev non c’è nessuno che parli inglese. Non solo i conducenti, ma anche i passeggeri.
Quindi, come si fa?
Per accordarsi basta una app dello smartphone che traduca. Ce ne sono moltissime, alcune delle quali gratis. Non è che possiate affidarvi per la traduzione di una frase complessa, ma se parlate come Tarzan tutto è facile. Del tipo: “Sono Carlo. Vado Kiev. Dove appuntamento?”
E a bordo poi? La lingua dei gesti basta e avanza, e la parola piiii è universalmente chiara.
Lo è anche la parola caffè, dunque le soste sono garantite!
Che senso ha viaggiar con sconosciuti, se non ci si può parlare?
I tempi, i modi, anche la condotta di guida, dicono moltissime cose.
Sia da questa parte che dall’altra del muro di Berlino.
I consigli di Carlo Alberto Cavallo
Mangiare e dormire a Cracovia e in Ucraina
Dato che comunque non poter parlare una lingua straniera può causare incomprensioni, e quindi modificare i vostri piani, c’è il rischio concreto che magari non riusciate a rispettare una prenotazione per un albergo o per un bed&breakfast, perdendo gli eventuali soldi dell’anticipo.
Beh, basta un minimo di attenzione preventiva, soprattutto nello scegliere il sistema di prenotazione online.
Alcuni siti e alberghi vogliono un numero di carta di credito a garanzia, almeno della prima notte.
Non tutti però. Ad esempio booking.com non lo chiede per il 95% dei casi.
A volte ho trovato prezzi migliori su un sito cinese (!) ctrip.com
Ma la tranquillità di non rischiare di pagare una notte a vuoto vale molto spesso la pena!
A Cracovia, ma anche in Ucraina, ci sono dei ristorantini dove ordini e ti cucinano, ma non c’è servizio a tavola, dunque costa molto molto meno.
Una specie di self service, ma con cibi espressi.