Scorrendo tra i profili dei nostri utenti non si può non rimanere affascinati dalle simpatiche descrizioni personali, spesso ricche di particolari… Così è capitato per Silvia: non potevamo rimanere indifferenti alla sua fantasia e alla sua creatività..
“Amo i miei nonni, gli amici veri, Alice nel Paese delle Meraviglie, le parole incrociate, le stazioni di una volta, la vendemmia di Settembre, la mia piccola fattoria; il figlio che verrà, il mare, l’alba, le nuvole, la pasta; il Panama di Borsalino, lo smalto laccato sulle unghie, le poesie di Charles Bukowski, la musica jazz; le brioches calde, il giornale del mattino, Firenze, la Toscana, il silenzio, l’istinto, il talento; l’altalena in giardino, il fruscio degli abiti da sposa, i pizzi color ecrù, il profumo dei limoni di Mentone, gli Champs-Élysées, i macaron farciti; i mercatini di paese, la macchina dei pop corn, le persone cortesi, i tacchi alti, la moda di Armani; i vini sconosciuti, il tango, il toro che incorna il matador, Fernando Botero, le grandi passioni, i gesti romantici; la pazienza di nonnina quando da piccola mi vestiva per andare a scuola, l’odore della terra bagnata dopo il temporale, il legno massello, i campi di papaveri, l’hammam turco, la cucina vegana; l’India, le ombre cinesi, lo shantung di seta, le danze orientali, gli Impressionisti, la Belle Époque, giocare a biliardo, cantare stonata; lo zucchero filato, i fuochi d’artificio, i coup de foudre, la gente sincera, il coraggio.”
- Silvia P.
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